
La superficie di tutti i vegetali è naturalmente ricoperta da uno strato idrofobico chiamato cuticola (cera e cutina), che ha la funzione di proteggere e preservare la pianta dalla disidratazione, dagli attacchi esterni meccanici (abrasioni, urti), chimici (pesticidi), biologici (insetti, funghi, ecc.), o anche dai raggi UV.
Tuttavia durante le operazioni di raccoglimento, pulizia e confezionamento lo strato di cera "naturale" viene rimosso e... sostituito da cosa?
Per preservarla dal deterioramento e per assecondare l’occhio del consumatore, l’industria ha scelto di trattare i prodotti con una soluzione di acqua e cera "artificiale".
Le cere comunemente usate sono:
- Paraffina (derivata dal petrolio)
- Cera di carnauba - Gommalacca
- Polietilene
Molte volte il consumatore tende a preferire i vegetali che hanno un aspetto migliore: più lucidi, senza imperfezioni e magari di maggiori dimensioni. In realtà non c’è alcuna correlazione tra le suddette caratteristiche e la qualità del prodotto. Anzi molte di queste cere possono causare reazioni allergiche o di ipersensibilità.
Secondo la legislazione nazionale, il confezionatore deve indicare in ETICHETTA se e quale tipo di cera è stata usata, per cui leggere l’etichetta rimane la più potente arma di difesa per il consumatore.